Il "Percorso di Trasformazione digitale e sostenibile delle PMI Venete" celebra il successo del primo percorso, in attesa dell'avvio del secondo
Il progetto "Trasformazione digitale e sostenibile delle PMI Venete", promosso da Unioncamere del Veneto in collaborazione con i Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di Commercio del Veneto e le Università di Verona, Ca’ Foscari Venezia e Università di Padova, ha concluso il suo primo percorso formativo.
Il primo avviso di selezione, le cui candidature si sono chiuse il 14 febbraio 2025, ha registrato la partecipazione di 74 imprese venete.
Per quanto riguarda il territorio veronese, 12 imprese si sono iscritte ai workshop e, tra queste, 2 hanno avuto l'opportunità di sviluppare un progetto pilota dedicato, approfondendo l'applicazione delle tecnologie trattate.
Le imprese hanno avuto la possibilità di esplorare e accrescere le proprie competenze su due tematiche chiave:
- "Marketing digitale per le relazioni con il mercato", a cura dell'Università Ca' Foscari Venezia
- "Industria 4.0: robotica e tecnologie digitali a supporto dei processi industriali e di produzione", a cura dell'Università di Padova
Ad inizio ottobre prenderanno il via due nuovi e inediti percorsi formativi, rivolti ad altre 130 imprese venete che hanno aderito alla seconda fase del progetto, di cui 26 specifici per la provincia di Verona. I temi oggetto dei due percorsi del secondo avviso di selezione sono:
- "Intelligenza Artificiale di supporto alla trasformazione dei processi di filiera, di HR e cybersecurity", a cura dell'Università di Verona;
- "Approcci strategici alla trasformazione gemella (digitale e sostenibile) per l'impresa e la filiera", a cura delle tre Università coinvolte;
Grazie alla sinergia tra ricerca universitaria e tessuto produttivo locale, il progetto ha creato un modello strutturato e trasferibile di collaborazione tra le università, favorendo il dialogo e lo scambio tra il mondo accademico e quello imprenditoriale veneto.
Il sistema camerale e le università hanno saputo coniugare rigore scientifico e operatività, sfruttando il know-how universitario per costruire percorsi formativi a misura di impresa.
Gli imprenditori che hanno partecipato al progetto pilota hanno evidenziato che lo scambio con realtà di altri settori è stato un fattore cruciale di questo percorso. Tale prospettiva esterna ha offerto preziosi spunti sulle loro attività e necessità.